Gli individui con personalità dipendenti presentano la propensione a definire se stessi in rapporto alle altre persone e ricercano consenso e consolazione nelle relazioni interpersonali. La loro personalità, infatti, si struttura attorno a sproporzionati bisogni di dipendenza, che li porta ad avere numerose difficoltà a distaccarsi e a prendere le distanze da relazioni patologiche, dolorose e abusanti.
In generale, le prime manifestazioni di disagio cominciano a palesarsi quando insorgono i primi problemi con la principale figura di attaccamento. Iniziano, infatti, a sperimentare una forte angoscia, legata alla possibilità di essere criticati, giudicati negativamente o rifiutati. Spesso tendono a farsi influenzare eccessivamente dagli altri e difficilmente manifestano rabbia o disappunto verso ciò che viene imposto dall’esterno.
Lo sviluppo di una personalità dipendente può derivare da diversi fattori, tra cui uno stile genitoriale iperprotettivo o autoritario e una socializzazione basata sui ruoli di genere, dove esiste una pressione eccessiva rispetto al soddisfacimento delle dinamiche relazionali, a discapito della realizzazione personale. Ciò significa, che gli individui tendono a facilitare le relazioni, a ingraziarsi gli altri e a mostrarsi sottomessi.
Una variante nello stile di personalità dipendente è costituita da quei soggetti che presentano uno stile di comportamento incentrato sull’aggressività e sull’ostilità, dove le relazioni (anche se caratterizzate da dipendenza) hanno una connotazione negativa. Tale aggressività, il più delle volte, ha lo scopo di suscitare negli altri risposte umilianti e mortificanti, che alimentano un circolo vizioso, dove vi è una reazione costante e reciproca al maltrattamento.
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