Ansioso-evitanti

Nell’organizzazione di personalità di tipo ansiosa, l’ansia funge da principio regolatore dell’esperienza interna, poiché condiziona in maniera diffusa l’intera personalità dell’individuo.
Chi ha una struttura di personalità ansiosa può apparire, a volte, come isterico o ossessivo, in base alle modalità adottate per far fronte a questi sentimenti costanti di paura e angoscia. La differenza, però, consiste nella diversa percezione di tali sentimenti ansiosi o apprensivi, poiché i soggetti ansiosi sono dolorosamente consapevoli dell’inefficacia dei comportamenti messi in atto.

Inoltre, se nei soggetti con tendenze più ossessive o fobiche, le ansie sono collegate a specifici oggetti o circostanze ben precise, nelle personalità ansiose il senso di ansia è diffuso ed estremamente variabile e imprevedibile, poiché non c’è una reale consapevolezza di ciò che le intimorisce concretamente.
All’origine dell’ansia caratteriale potrebbe esserci la tendenza a una eccessiva vulnerabilità emotiva, che, come conseguenza, determina l’impossibilità di sviluppare adeguate strategie di coping e difese efficaci, capaci di contrastare le normali paure evolutive, attraverso la modulazione di risposte emotive adattive.


  • Timore di base: disposizione ansiosa o timida.
  • Emozione di base: fiducia, con sensazioni di possibile rischio.
  • Credenze patogene di base verso se stessi: convinzione di trovarsi in costante pericolo, con conseguente ricerca di stabilità e rassicurazione.
  • Credenze patogene di base verso gli altri: convinzione che gli altri siano fonte di minaccia o, all’opposto, siano espressione di salvezza.
V. Lingiardi e N. McWilliams (a cura di), Manuale Diagnostico Psicodinamico: PDM-2, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2018